ELLE DECOR ITALIA – L'ULTIMA MANIA DEI NEWYORKESI? IL TEMPIO DEL BENESSERE DESIGN-ORIENTED (E SUPER ESCLUSIVO)

November 6, 2019

Un rifugio dal mondo, nella città più affollata del mondo: è il concetto alla base di The Well, il centro benessere attento al design che apre a due passi da Union Square, in piena Manhattan.

Uno spazio per millennial, una generazione affascinata dall’autorealizzazione, dall’auto-miglioramento e dal senso di community, che preferisce spendere soldi in esperienze piuttosto che in “cose”, come dimostra una recente ricerca di Forbes.

Dietro l’idea di The Well a New York ci sono tre guru del benessere: Rebecca Parekh, ex dirigente della Deutsche Bank e direttrice operativa dell’associazione di Deepak Chopra, Kane Sarhan, ex responsabile del marchio 1 Hotels di Starwood Capital Group, e Sarrah Hallock, ex dirigente marketing di Vitaminwater, Bai e Wtrmln Wtr.

Un compromesso tra scienza e new age all’americana, “Siamo newyorkesi di tipo A. – racconta Sarhan – Ci piacciono i fatti, i dati e i risultati – ecco perché The Well è stato costruito come un ecosistema supportato dalla scienza per il benessere. Ma crediamo anche nel ‘woo woo’ e incoraggiamo l’esplorazione di approcci alla guarigione e al benessere improntati alla spiritualità”.

Da qui il santuario del benessere olistico da oltre 1.600 metri quadri progettato da Liubasha Rose di Rose Ink Workshop in cui i newyorkesi (in lista d’attesa) possono trovare una sala di riflessologia e uno studio di meditazione, ma anche una spa e una palestra privata.

Entrando a The Well New York, ci accoglie una boutique di prodotti di bellezza e accessori dai richiami orientali, seguita dal ristorante healty The Well Kitchen & Table, aperto a tutti, che da ottobre servirà cibo e vino biologici. Il cuore di tutto lo spazio è un vero e proprio pozzo, traduzione architettonica dell’idea di esplorare sé stessi in profondità.

“L’idea di un pozzo era davvero interessante” racconta Rose a Town&Country. “È la fonte assoluta della sopravvivenza e della civiltà umana; è cilindrico e profondo, con curve e forme arrotondate e lunghe prospettive. Il nostro punto di partenza è stato quello di tradurlo in architettura”.

Tutto intorno, pareti curve, cristalli di pirite e profumo di lavanda: uno spazio pensato per restare da soli con sé stessi e intraprendere un viaggio verso il benessere fisico e spirituale.

Oltre alla sala relax progettata come una grotta di cristallo, uno degli spazi più sorprendenti di The Well è la sala meditazione, un’oasi di tranquillità ispirata a un’installazione luminosa di James Turrell e alle capanne messicane, rivestita di moquette perlata e arredata con cuscini bassi, in cui camminare a piedi nudi sopra un tappeto di cristalli.

Un altro aspetto fondamentale nel design degli interni di The Well è la ricerca dell’interazione con la natura, ottenuta con oltre 50 varietà di piante diverse curate da Luz LeStrange: ogni specie è stata scelta in base alle sue proprietà benefiche e di purificazione dell’aria, e il landscape designer interverrà stagionalmente per cambiare la vegetazione, integrandola con erbe che possono essere utilizzate per i trattamenti e la cucina.

Una volta diventati membri di The Well – con una quota di iscrizione di 375 dollari al mese, riservata a meno di 2.000 persone – si incontra un istruttore per discutere di tutto, dalla dieta, all’esercizio fisico, fino al sonno, e ricevere un programma su misura per migliorare il proprio benessere generale, da valutare con successivi incontri mensili.

Nella quota di iscrizione a The Well New York sono inclusi anche corsi di yoga, meditazione e movimento, l’accesso alla palestra privata, alla sala relax, alla sauna e al bagno turco. A cui si aggiunge la proposta di un’ampio menu di trattamenti nella sua spa da dieci stanze, tra cui agopuntura, reiki, linfodrenaggio, terapia neuromuscolare e trigger point.

Ma The Well non è solo un club privato progettato per il wellness, è un brand di lifestyle che ha in programma di espandersi rapidamente: “Il nostro obiettivo è di incontrare i consumatori nel loro percorso di benessere – spiega Sarrah Hallock a Forbes. “Ecco perché stiamo creando contenuti mirati, prodotti di qualità e programmi educativi personalizzati disponibili oltre le quattro mura del Club”.